Annexia

Fino agli anni 60 in Italia il Fumetto era considerato cosa per bambini, ci vollero le sorelle Giussani con Diabolik, o meglio con la puritana dal fisico spaziale Eva Kant ad agitare le acque, anche se a inserire riferimenti esplicitamente erotici furono Barbarella e Gesabel seguiti da Kriminal e Satanik.

Fu Renzo Barbieri invece il primo editore a puntare sull’erotismo nei fumetti, chiaramente tutto puntava sull’elemento erotico al punto che spesso le trame risultavano un puro pretesto per l’esibizione delle grazie femminili, inizialmente mostrate con prudenza, e poi piano piano sempre più esplicitamente esibite.

Fu la Editrice 66 (fondata da Barbieri nel 1966) a pubblicare le prime eroine del fumetto erotico italiano, seguita poi dalla ErreGi e dalla Ediperiodici.

Nelle edicole apparvero così Isabella e Goldrake, entrambi disegnati da Sandro Angiolini, Messalina, Lucrezia, Pompea, Vartan, Jacula, Lucifera, Jolanda, Terror, Hessa, Bonnie, Wallestein, Oltretomba, De Sade, Maghella, Biancaneve, Sukia, Zora, Necron, La Poliziotta, La Moschettiera, Ulula, Selene, Anika, Venus, Cosmine, Bionica, Uranella.

Molti disegnatori di indubbio talento lavorarono per queste testate come Ferdinando Tacconi, Magnus che disegnò Necron, Leone Frollo (Lucifera, Yra, Biancaneve e Naga), Milo Manara (Jolanda, Cosmine e Il Montatore), Gaspare De Fiore, Umberto Sammarini, Bruno Maraffa, Fabio Civitelli (Zordan), Floriano Bozzi, Giovanni Romanini, Annibale Casabianca, Lorenzo Lepori.

Annexia vuole riportare alla mente quelle atmosfere forse un pochino morbose ma decisamente stuzzicanti, che fanno volare l’immaginazione risvegliando quell’erotismo primordiale addormentato dalle camomille di questa società virtuale per la quale un reality o una soap opera valgono di più della scossa elettrica di due corpi che si uniscono.

I commenti sono chiusi.