Pasquale Frisenda

Nasce a Milano l’8 gennaio del 1970, nel 1986 inizia a frequentare il corso di illustrazione e fumetto presso la Scuola di Fumetto del Castello Sforzesco di Milano e nel 1990 inizia a collaborare con la rivista Cyborg edita da Star Comics, per la quale realizza diverse illustrazioni e la sua prima storia a fumetti: “Tenebra” , su testi di Michele Masiero.
Il grande salto avviene nel 1991 quando entra nel team di disegnatori della seconda serie di Ken Parker lavorando alla rivista Ken Parker Magazine edito dalla Parker Editore; successivamente la testata viene assorbita dalla Sergio Bonelli Editore, casa editrice per cui Frisenda realizza il primo speciale di Ken Parker, intitolato “I condannati”, storia che per anni indica l’ultima destinazione nota nella saga del personaggio creato da Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo.
Nel 1996 approda alla serie di Magico Vento e il suo esordio nelle edicole è datato ottobre 1997 con la storia intitolata “La bestia” su testi di Gianfranco Manfredi, creatore del personaggio; per Magico Vento Frisenda realizza alcune delle storie più apprezzate dal pubblico come “Windigo”, “La mano sinistra del diavolo” e “Il Mostro di Hogan”.
A partire dal numero 32 (“L’incendio di Chicago” del febbraio 2000) raccoglie anche il testimone di Andrea Venturi come copertinista, impegno che svolgerà fino al numero 75 (“Torce umane”, settembre 2003); per Magico Vento, il disegnatore milanese realizzerà in tutto 14 albi.
Nel 2010 realizza una breve storia per la collana Dylan Dog Color Fest, intitolata “Il Grido muto”, su testi di Luigi Mignacco.
Nel 2012 collabora al progetto “150° – Storie d’Italia”, dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia, e precisamente con l’episodio n. 4, intitolato “Il postino”, ambientato a Firenze nel 1945 durante il ritiro dei nazisti dalla città; le sei storie, sono state raccolte in due volumi editi dalla San Paolo in collaborazione con il MUF, il Museo del Fumetto e dell’Immagine di Lucca.
Conclusasi l’esperienza di Magico Vento, la Sergio Bonelli Editore gli assegna la realizzazione del Texone del 2009 (il n. 23, intitolato “Patagonia”), il suo primo lavoro per il personaggio di punta della Bonelli, su una sceneggiatura di Mauro Boselli, seguito nel 2013 dalla prima storia per la serie mensile, intitolata “Il segreto del Giudice Bean” su testi ancora una volta di Boselli (sempre per la serie di Tex, Frisenda realizza nel 2016 una breve storia intitolata “Sparate sul pianista” pubblicata sul Color Tex n. 12).
Nel 2012 realizza una serie di illustrazioni per “Malacam”, un CD del gruppo musicale dei Uaragniaun, che ha come tema portante i racconti e i canti dei briganti che si sono mossi nel centro e nel sud dell’Italia negli ultimi anni del 1800.
Nel 2013, durante l’edizione di Lucca Comics & Games, al MUF gli viene dedicata una delle tre mostre pensate per celebrare alcuni maestri del fumetto western italiano, e per l’occasione Frisenda disegna 7 illustrazioni inedite che vengono poi racchiuse nel portfolio “Il West di Pasquale Frisenda.
Nel 2015 “Patagonia” viene scelta come storia per inaugurare in Portogallo la collana dedicata a Tex edita dalla casa editrice Polvo.
Nel 2016 esordisce sulla collana della Sergio Bonelli Editore “Le Storie”, precisamente nel n.47 con la storia intitolata “Sangue e ghiaccio”.
Nel 2017 Frisenda è impegnato nella realizzazione di alcuni episodi di “Deaswood Dick”, la miniserie a fumetti edita dalla Sergio Bonelli Editore e tratta dai racconti di Joe Lansdale che fa il suo esordio nelle edicole nel 2018.
Tra il 2018 e il 2019 si dedica alla realizzazione di due volumi di genere fantascientifico intitolati “Peaux Epaisses” per la famosissima casa editrice francese Humanoïdes Associés, pubblicati nel 2020 e 2021.

Nell’edizione 2019 di Lucca Comics & Games viene annunciato dalla Sergio Bonelli Editore il suo coinvolgimento nella trasposizione a fumetti di uno dei maggiori romanzi della letteratura italiana, “Il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati.
Nella sua carriera è stato insignito di diversi premi fumettistici, tra cui il Premio INCA per la Miglior copertina nel 2000, il Premio “Fumo di china” nelle categorie miglior disegnatore realistico e miglior copertinista nel 2001, il Premio Milano Cartoomics nella categoria miglior disegnatore nel 2001, il Premio INCA come miglior copertinista nel 2001, il Premio “Fumo di china” come miglior disegnatore realistico nel 2004, il “Gran Guinigi” nel 2009 in qualità di miglior disegnatore dell’anno grazie al suo lavoro svolto sul Texone intitolato Patagonia, un volume che riceve nel 2010 anche una menzione speciale al premio “Micheluzzi” del Napoli Comicon e il Premio “Ayaaaak” a Milano Cartoomics nella categoria Miglior storia del 2009.

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